Obiettivo 3: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, istituita nel 1948, è l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie ed ha sede a Ginevra. All’OMS aderiscono 194 Stati membri di tutto il mondo ed è l’organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all’interno del sistema delle Nazioni Unite: tra le altre funzioni, è impegnata a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizzare la ricerca sanitaria, stabilire norme e standard e formulare scelte di politica sanitaria. Attraverso i propri programmi lavora anche per migliorare in tutto il mondo la nutrizione, le condizioni abitative, l’igiene e le condizioni di lavoro. L’obiettivo dell’Organizzazione è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.
L’Obiettivo 3 dell’Agenda ONU 2030 afferma che per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna, nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono necessari molti altri sforzi per sradicare completamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute, siano esse recenti o persistenti nel tempo.
Oltre il 40 per cento di tutti i Paesi ha meno di 10 medici ogni 10mila persone e oltre il 55% ha meno di 40 infermieri o ostetriche ogni 10mila persone. La crisi provocata dal Covid-19 ha congelato una serie di programmi di salute. Alcuni servizi sono stati sospesi per liberare risorse da investire contro la pandemia e per ridurre il rischio di trasmissione. Le sospensioni o il rallentamento di alcuni servizi ha complicato non poco la cura di alcune malattie molto diffuse, ad esempio la malaria.
Due degli obiettivi individuati dall’Agenda 2030:
– aumentare considerevolmente i fondi destinati alla sanità e alla selezione, formazione, sviluppo e mantenimento del personale sanitario nei Paesi in via di sviluppo;
– conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione da rischi finanziari, l’accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l’accesso sicuro, efficace, di qualità e a prezzi accessibili a medicinali di base e vaccini per tutti.
Federica De Carli