Il Sostegno a Distanza in… Argentina
Costruire un mondo migliore. Quante volte abbiamo sentito o detto questa frase, ma ci siamo mai chiesti realmente cosa voglia dire “costruire un mondo migliore”? Sicuramente non è semplice dare una risposta, anzi, nella lunga storia di Insieme si può stiamo scoprendo – giorno dopo giorno – che sono davvero tante le piccole e grandi cose che cambiano il mondo.
Una di queste la troviamo in Argentina, al Piccolo Cottolengo di Bahia Blanca. Sulle coste dell’Oceano Atlantico, a 300 chilometri a sud di Buenos Aires, le suore italiane dell’ordine delle Piccole Suore della Sacra Famiglia hanno messo in piedi un centro di accoglienza per ragazze con disabilità fisica e psichica, chiamato Piccolo Cottolengo.
L’Argentina negli ultimi anni è alle prese con una crisi economica molto pesante che sta mettendo in ginocchio l’intero Paese: recessione economica, inflazione e drastica diminuzione del potere d’acquisto. A subire le peggiori conseguenze sono le fasce più deboli e povere della società. Inoltre, uno dei problemi più gravi che ogni giorno il personale del Piccolo Cottolengo affronta è il totale rifiuto delle persone con disabilità da parte della società e delle loro stesse famiglie. Spesso vengono abbandonate per strada, nei campi o nel migliore dei casi presso i centri di accoglienza come quello di Bahia Blanca.
Ecco allora l’esigenza, che diventa urgenza, di venir loro in soccorso. La sanità locale è carente e priva di infrastrutture e personale preparato per seguire queste persone, anche solo con lievi disabilità. La struttura assiste circa 60 giovani e donne, molto spesso non autosufficienti, che sono seguite da suore italiane e suore locali della stessa congregazione. Un lavoro importante, un impegno fondamentale, una luce di speranza per la vita di queste ragazze, un mattone in più posato per la costruzione di un mondo migliore.
Mariaclara Luongo – Responsabile progetti di Sostegno a Distanza di “Insieme si può…”