Presto che è tardi!
Indubbiamente ciò che caratterizza il nostro modo di vivere oggi è la fretta: “Ho fretta! Devo andare! Mi aspettano! Non ho tempo! Accidenti al traffico! Sono in ritardo! Ho mille cose da fare!”… Il mondo corre sempre più veloce e nessuno vuole restare indietro, né tantomeno fermarsi, perché si sa che “chi si ferma è perduto”.
Eppure per le molte, drammatiche emergenze che il mondo deve affrontare ogni giorno sembra proprio che ce la stiamo prendendo comoda. Le soluzioni vengono rimandate a un domani, che domani diventerà un nuovo domani. Durante i miei viaggi in Uganda ho spesso stressato i miei compagni di viaggio al grido di “presto che è tardi!”: il tempo a disposizione, infatti, era sempre poco e, per rispettare il programma, a volte era necessario “fare le cose in fretta”.
Anche oggi mi viene da gridare: “Presto che è tardi!”. La miseria che colpisce buona parte dell’umanità si sta “mangiando” anche oggi la vita di 30.000 bambini che moriranno di fame, mentre noi sprechiamo cibo, acqua, tempo… “Presto che è tardi!”.
Il nostro modo di vivere, incentrato sull’avere più cose che non ci servono per vivere meglio, sta “svuotando” le vite di milioni di persone, private anche del necessario per vivere… “Presto che è tardi!”.
L’indifferenza è spesso il rifiuto nei confronti delle vittime delle guerre e della violenza, costrette a scappare dal proprio Paese per cercare pane dove il pane (e non solo) viene gettato nelle immondizie, ci condannerà a erigere muri sempre più alti dentro e fuori di noi, con l’illusione di salvare così il nostro benessere, frutto di ingiustizia… “Presto che è tardi!”.
Le promesse d’aiuto dei “grandi”, dei “ricchi”, dei “potenti” non hanno mai sfamato, dissetato, curato, istruito nessuno. Quello che è certo è che se le ricchezze non vanno dove ci sono i poveri, i poveri andranno dove ci sono le ricchezze e niente e nessuno li potrà fermare. Tocca allora a noi alzarci e muoverci in fretta per costruire insieme un mondo più giusto! Un futuro migliore per tutti inizia nel momento in cui si inizia a sognarlo, a desiderarlo e a realizzarlo. “Presto che è tardi!”.
Piergiorgio Da Rold