Quanti pani avete? Andate a vedere!

Le spese militari dei Paesi facenti parti del G7 nel 2024 ammontavano a 1.230 miliardi di euro. È stato calcolato che con il 3% di questa cifra, pari a circa 3,7 miliardi, sarebbe possibile azzerare la fame nel mondo, che interessa 840 milioni di persone in Paesi come Gaza, Kenya, Somalia, Etiopia, Siria, Yemen… Se queste persone si mettessero una dietro l’altra, la fila farebbe 20 volte il giro del mondo. Chissà se i “7 grandi” della Terra ci hanno pensato, magari durante la cena di gala a Borgo Egnazia, in Puglia.

Ricordando come è andata con le promesse fatte nei precedenti summit G7, G8, G20, i Paesi più poveri non hanno nessun motivo per stare allegri. Anche questa volta, molto probabilmente tutto finirà in tante buone intenzioni e fantastiche promesse che non saranno poi mantenute. In attesa del prossimo incontro.

Anche oggi è più che attuale la domanda che Gesù Cristo pose ai suoi discepoli, che gli segnalavano il fatto che c’erano 5.000 persone senza cibo: “Quanti pani avete? Andate a vedere!”. Ecco il punto. Sappiamo quanti pani (soldi, cibo, acqua, armi…) hanno i Paesi del G7, ma la domanda è rivolta anche a noi. Io, tu, noi: “Quanti pani (soldi, cibo, acqua, cose superflue…) abbiamo?”. Proviamo a contarli con onestà e verità. Poi calcoliamo quanto ci serve per vivere bene e infine chiediamoci: “Io, tu, noi, cosa possiamo fare per evitare che anche domani 25.000 bambini muoiano di fame?”.

“Insieme si può…” suggerisce la risposta invitandoci ad aderire a uno dei tanti progetti in corso che hanno come scopo proprio la lotta alla fame nel mondo. Con 1 euro al giorno io, tu, noi possiamo garantire il cibo a un bambino malnutrito in Uganda, Siria, Madagascar… Lasciamo i “grandi della Terra (?)” alle loro cene di gala e alle loro vane promesse: io, tu, noi, salviamo oggi un bambino.

Piergiorgio Da Rold