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Nel Nord dell’Uganda, gli abitanti della regione di Gulu stanno ancora pagando le conseguenze del conflitto devastante e prolungato che si è scatenato nella regione e nel paese tra il 1987 e il 2006, guidato dall’Esercito di Resistenza del Signore (LRA). Questa guerra lunga e logorante ha distrutto il sistema scolastico e sanitario locale, e lasciato in eredità profondi traumi e migliaia di orfani e sfollati.
Molti di questi traumi sono legati al fatto che il conflitto ha portato al reclutamento forzato di migliaia di bambini, costretti a combattere e a commettere atrocità anche contro le loro stesse comunità e famiglie. Molti di questi ex bambini soldato sono tornati con bambini nati durante la prigionia, noti come CBOW (“Children Born of War”, ossia bambini nati dalla guerra), a causa delle violenze sessuali nell’esercito regolare e nelle guerriglie armate. Ancora oggi, dopo 18 anni dalla conclusione del conflitto, per molti di loro è una vera e propria sfida tornare a reintegrarsi nelle loro famiglie e comunità. Si calcola che sono tra 6.000 e 8.000 gli ex bambini soldato e i CBOW che nel 2024 ancora affrontano stigma, emarginazione e difficoltà socio-economiche nell’area di Gulu.
Per rispondere ai bisogni di centinaia di ex bambini soldato è nata l’associazione Youth Leaders for Restoration and Development (YOLRED), fondata e formata da giovani uomini e donne che sono stati reclutati durante la loro infanzia dalle diverse guerriglie attive in Uganda durante l’ultima guerra civile.
Anche per il 2024, “Insieme si può…” si impegna al fianco di YOLRED in un progetto che mira a migliorare la vita di ex bambini soldato e CBOW attraverso diverse iniziative di formazione professionale in diversi ambiti (come design e sartoria, meccanica e saldatura) e opportunità di apprendistato, che ne facilitino la reintegrazione sociale e lavorativa. Al termine della formazione, i 20 giovani beneficiari riceveranno kit di materiale che permetta loro di avviare e mantenere le proprie attività. Inoltre, il progetto include un programma di formazione sulla riconciliazione e il perdono, basato sulla metodologia ESPERE, destinato a 15 persone: questo programma mira a promuovere la convivenza pacifica e l’accettazione tra le comunità del Nord Uganda. Attraverso questo intervento, YOLRED e ISP si impegnano ad offrire opportunità per un futuro migliore ai giovani colpiti dalla guerra e a contribuire alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.
Francesca Costantini – Responsabile progetti internazionali di ISP