La voce delle donne afghane
Lo scorso mese è stata ospite di ISP Shakiba, attivista di RAWA (Associazione delle donne rivoluzionarie dell’Afghanistan) con la quale collaboriamo da anni per la realizzazione di progetti nel Paese asiatico. Dalle sue parole emergono il coraggio e l’impegno di queste donne, che quotidianamente lottano per affermare la propria esistenza in un contesto che vuole invece zittirle.
(Per motivi di sicurezza Shakiba non può essere fotografata in volto, ndr)
Presentati brevemente.
Mi chiamo Shakiba, sono afghana e sono un membro dell’associazione RAWA (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, Associazione delle donne rivoluzionarie dell’Afghanistan).
Come definiresti RAWA in tre parole?
Resistenza, lotta e non compromesso con i nemici.
Come definiresti ISP in tre parole?
Forza, convinzione e sostegno alle persone.
Come e perché è nata RAWA?
RAWA è stata fondata da Meena e da alcune intellettuali afghane a Kabul nel 1977. Lo scopo era la lotta per i diritti umani, la giustizia sociale e l’istituzione di un governo in Afghanistan basato su valori democratici e secolari.
Quando e perché è iniziato il tuo impegno con RAWA?
Dopo essermi laureata ho capito che se qualcuno vuole lottare per i diritti delle donne e per la giustizia sociale in Afghanistan deve unirsi a RAWA, perché è l’unica organizzazione politica in Afghanistan che combatte senza paura.
Quando hai conosciuto ISP per la prima volta?
Io ho incontrato ISP per la prima volta a Kabul nel 2013.
Come si è concretizzata la collaborazione in questi anni?
La collaborazione tra RAWA e ISP è iniziata diversi anni fa, poi nel tempo si è rafforzata sempre con più iniziative e progetti e negli ultimi anni la connessione tra noi è diventata ancora più salda.
Qual è stata la “benzina” che ha tenuto viva e alimentato questa collaborazione nel tempo?
Penso che l’impegno di entrambe le associazioni per portare avanti un cambiamento che crediamo possibile abbia mantenuto viva questa collaborazione.
Quali sono le motivazioni che ti spingono ogni giorno a non mollare, nonostante tutte le difficoltà?
Le miserie e le ingiustizie del nostro Paese devastato mi spingono, e in un certo senso mi costringono, a continuare la mia lotta finché non saranno raggiunti i nostri obiettivi.
Cosa speri per il futuro di RAWA e di tutte le donne afghane?
Spero che RAWA diventi molto più forte, che le donne afghane si liberino dalle catene dell’ignoranza e della barbarie e si alzino in piedi per far ascoltare la loro voce.
E per il futuro di ISP?
Faccio i miei migliori auguri per il duro lavoro di ISP e spero che tutte le azioni che mettono in campo abbiano successo.
In conclusione, cosa significa per te insieme si può?
Significa che le donne e gli uomini, indipendentemente dalla nazione, dalla religione e dal Paese, possono lavorare insieme per apportare un cambiamento nell’esistenza delle persone che sono oppresse e vivono una vita ingiusta.