In Karamoja, durante i mesi di lockdown che in Uganda si protraggono dal mese di Marzo, è stata fortunatamente consentita la realizzazione di alcuni progetti edili.
In particolare a Kodonyo, ai piedi del monte Moroto, siamo riusciti a completare la costruzione di una scuola primaria per i bambini del villaggio.
Un intervento davvero importante, perché i figli di questa comunità rurale non hanno avuto, sino ad oggi, una scuola accessibile. La più vicina struttura dista per loro infatti circa 8 km e si trova su un costone di montagna presso il quale la popolazione locale risiedeva un tempo. Una nuova scuola era stata richiesta con grande partecipazione dagli adulti del villaggio, che avevano messo a disposizione il terreno per gli edifici.

In Karamoja, l’indice di alfabetizzazione non raggiunge il 20 %. Di fronte a questa emergenza educativa, da diversi anni la Chiesa Valdese Italiana, con i fondi dell’Otto per Mille, garantisce un importante, prezioso aiuto ai progetti scolastici di Insieme si può in questa regione: realizzazione di nuove scuole, complete di latrine, per villaggi e comunità che non ne dispongono, ristrutturazione di edifici scolastici pericolanti, pozzi per la garanzia dell’acqua ai giovani studenti (a questo link della nostra pagina Facebook alcune immagini che ripercorrono i diversi progetti realizzati dal 2012 ad oggi: Latte per i bambini malnutriti, Supporto idrico per le scuole di Kautaku e Lukupoi, realizzazione di scuole e progetti formativi a Morulem, Loparipar, Kodonyo).

Con il sostegno di altri donatori di Insieme si può che si sono aggiunti a questi contributi, siamo riusciti inoltre a garantire nell’ambito di questi progetti dei programmi agroforestali per una maggiore autosufficienza alimentare dei villaggi e la conservazione dell’ambiente, impianti idrici e di raccolta dell’acqua piovana dai tetti delle scuole, cucine con stufe a basso consumo per il pranzo dei piccoli studenti e degli insegnanti. A Kodonyo i beneficiari di questo progetto sono oltre 1.100!…bambini, insegnanti e famiglie di agricoltori.

Un grazie a quanti contribuiscono alla realizzazione di questi programmi e soprattutto alla Chiesa Valdese.
Un grazie che viene da tutti noi, che ce la mettiamo tutta e crediamo in questo cammino di giustizia che comincia proprio dal diritto fondamentale all’istruzione, per tutti i bambini del mondo.
Un grazie che viene dalla autorità e dalle comunità beneficiarie, che esprimono apprezzamento e riconoscenza per questo progetto che cambia il destino della loro realtà.
Un grazie, il più bello, verrà infine dai piccoli alunni che, alla ripresa delle lezioni (speriamo quanto prima) affolleranno le aule di quella che è la loro vera, nuova, accessibile… scuola.