Storie di Missione – Suor Maria Marrone
Aboke – Diocesi di Lira (Uganda)
Carissimi amici di Insieme si può,
a tutti voi un affettuoso saluto dall’Uganda, terra d’Africa.
A nome della popolazione Lango della Diocesi di Lira, desidero esprimervi la mia gratitudine per il grande aiuto che avete dato. È da febbraio che siamo ancora in lockdown per il Coronavirus, e anche se ora la chiusura è parziale e si è allentata un po’. La gente risente della mancata libertà di movimento, perché così è ancora più difficile procurarsi il necessario per il sostentamento.
Non abbiamo notizie di persone decedute né qui né nei distretti vicini, o forse sinceramente non ne siamo a conoscenza, ma l’allarme è ancora alto. C’è l’obbligo della mascherina e di tenere distanze tra le persone. I mercati non sono aperti, anche se qualcuno tentalo stesso di esporre la propria merce per poter racimolare qualche soldino. Le leggi per la sicurezza impediscono anche ai vari gruppi di questa chiesa nascente di raccogliere qualcosa e di portare aiuti a quelle famiglie che loro essere bisognose nella comunità.
Noi abbiamo la fortuna di avere un’ambulanza, che seppure vecchia svolge ancora la sua funzione. Ci è stato dato il permesso di distribuire aiuti alle famiglie, ovviamente con le dovute precauzioni.
Qui non hanno mai sentito parlare del “telefono amico”, ma il nostro telefono è diventato l’unico mezzo che ci collega. Spesso sono i bambini che ci conoscono ad andare dall’unico signore che ha il telefono a disposizione nel piccolo villaggio e a chiedergli di chiamarci.
Conosciamo le zone, quindi prepariamo il cibo che voi di ISP ci avete portato, lo dividiamo per il numero di famiglie di quella comunità e andiamo. I maestri sono bravi, coraggiosi, e vanno volentieri. Spesso tornano con nuove informazioni di altri bambini orfani in difficoltà, segnalati dalle famiglie che abbiamo visitato.
Cerchiamo di infondere coraggio e speranza, perché sappiamo che “la loro vita vale più di molti passeri…” (Mt 10,31). Carissimi amici di Insieme si può, le famiglie sono tante e questi mesi sono davvero difficili per loro. Molti non si aspettavano il nostro arrivo con il cibo, per cui lo hanno visto davvero come un segno della Provvidenza di Dio in mezzo a loro. Il nostro visitarli nei loro villaggi è stato anche un momento di incontro e di ascolto dei loro disagi e delle sofferenze. Molte donne, lasciate sole con tanti bambini, fanno fatica a perdonare chi le ha abbandonate. La legge del clan spesso si dimentica degli insegnamenti di Gesù. Troppi orfani soffrono l’abbandono, la solitudine fin dalla più tenera età.
Con gratitudine un grande ricordo nella preghiera,
Suor Maria Marrone
Suore missionarie Comboniane in Lira-Aboke, Uganda