Obiettivo 12: garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia, nasce per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano. Un piano d’azione comune, con obiettivi comuni. L’Agenda 2030 porta con sé una grande novità: per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

L’Obiettivo 12 è strettamente correlato a molti altri temi dell’Agenda 2030 ed è raggiungibile solo con l’attuazione dell’intero gruppo di obiettivi coinvolti. Per consumo e produzione sostenibili si intendono infatti “la promozione dell’efficienza delle risorse e dell’energia, di infrastrutture sostenibili, così come la garanzia dell’accesso ai servizi di base, a lavori dignitosi e rispettosi dell’ambiente e ad una migliore qualità di vita per tutti”. L’Obiettivo 12 comprende infatti al suo interno vari altri sottoobiettivi e nello specifico le questioni riferite al cibo, all’acqua e all’energia. La sua attuazione contribuisce alla “realizzazione dei piani di sviluppo complessivi, alla riduzione dei futuri costi economici, ambientali e sociali, ai miglioramenti della competitività economica e alla riduzione della povertà”. La sfida è di migliorare il ciclo produttivo e la qualità della vita.

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che vede l’Italia tra i 20 Paesi fondatori, posiziona l’obiettivo sia nel gruppo del capitale naturale (insieme a clima, oceani e biodiversità) che in quello del capitale economico (con energia, occupazione e infrastrutture). L’attuazione degli impegni per i modelli di produzione e consumo sostenibili non può poi essere affrontata senza una forte connessione con l’Obiettivo 4, che riguarda l’educazione, essendo prevista al suo interno un’attività specifica verso cittadini, consumatori, giovani e imprese.

Il consumo e la produzione sostenibili puntano a “fare di più e meglio con meno”, aumentando i benefici in termini di benessere tratti dalle attività economiche, attraverso la riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita. I soggetti coinvolti direttamente e indirettamente sono diversi: imprese, consumatori, decisori politici, ricercatori, scienziati, rivenditori, mezzi di comunicazione e agenzie di cooperazione allo sviluppo. Per questo è necessario un approccio sistematico e cooperativo tra i soggetti attivi nelle filiere, dal produttore fino al consumatore. Ciò richiede di coinvolgere le persone in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita sostenibili, offrendo loro adeguate informazioni per compiere scelte appropriate, sottolineando l’importanza delle responsabilità individuali e collettive.

 

Federica De Carli