2004-2013: ISP, una giovane adulta
Il decennio 2004-2013 vide l’Associazione Gruppi “Insieme si può…” rinnovare e ampliare il proprio impegno in Uganda, con l’apertura prima di una sede nella capitale Kampala e poi, nel 2006, anche nella regione del Karamoja, dove, grazie alla presenza continuativa di cooperanti, oltre alla realizzazione della sede vennero avviati importanti progetti quali la costruzione di un silos da 100 tonnellate per conservare il mais, la perforazione di pozzi e la costruzione scuole. Nell’ospedale missionario di Matany venne finanziata la costruzione di una nuova pediatria per 100 bambini e avviata anche una cooperazione continuativa per la fornitura di latte in polvere, che ben presto coinvolse anche l’orfanotrofio gestito dalle suore di Madre Teresa a Moroto e il dispensario medico di Kanawat.
Intanto nel nord Uganda imperversava la guerra civile, e diventava sempre più drammatica la situazione dei bambini soldato rapiti dai guerriglieri del Lord Resistance Army. Questa emergenza vide l’Associazione intervenire con la fornitura di cibo, coperte, ma soprattutto con la costruzione di casette a Gulu per ragazzi disabili a causa della guerra, un centro di accoglienza per ex ragazzi soldato a Lira, diverse scuole professionali per il loro recupero a Gulu, Mubende e Kigumba. A Kalongo fu realizzato un nuovo refettorio per le ragazze della scuola Santa Teresa, a cui fece seguito anche la costruzione di un nuovo dormitorio.
Numerosi furono anche i progetti realizzati a Kampala. Tra tutti ricordiamo la scuola professionale “Mario Memorial Centre” in ricordo del presidente Mario Fontana, scomparso nel 2011, la scuola Mercy Home per orfani dell’Aids, la casetta per Peter, ragazzo disabile, finanziata dai Gruppi Colibrì.
Al di fuori dell’Uganda, nel 2007 venne realizzato il “Progetto Speranza”: un villaggio di 40 case più una chiesetta per le famiglie più povere di Salgueiro, cittadina situata nel nord est del Brasile. Nel 2008, a Nakuru (Kenya), fu realizzata una casa di accoglienza per ragazzi e ragazze di strada assistiti dai missionari di Don Calabria. L’Associazione intervenne anche in numerose e terribili emergenze, quali il terremoto ad Haiti (2010), lo tsunami in Oriente, e varie carestie in Africa. Numerosi furono anche i container inviati in Madagascar e Uganda.
Nel 2009 ISP organizzò l’evento “Le Dolomiti abbracciano l’Africa”, che portò sulle Dolomiti, sotto le Tre Cime di Lavaredo, oltre 6.000 persone per sollecitare i cosiddetti “Grandi della Terra”, i Paesi del G8 che proprio quell’anno si riunivano a L’Aquila, a mantenere le promesse di aiuto fatte in favore dei Paesi più poveri. L’iniziativa ebbe un riscontro mondiale, al punto che il giornale americano The Washington Post mise una foto dell’Abbraccio in prima pagina.
Altri eventi furono organizzati in Provincia di Belluno per richiamare l’attenzione sul problema fame e per denunciare il furto delle risorse da parte dei Paesi ricchi nei confronti dei Paesi del Sud del Mondo. Nel 2010 iniziò anche la straordinaria collaborazione con la Maratona dles Dolomites, la più grande e famosa granfondo ciclistica per dilettanti. Grazie alle iscrizioni e agli SMS solidali (ben 23.000 il primo anno!), è stato possibile realizzare numerosi progetti in tutto il mondo, in una collaborazione che continua tutt’oggi.
Piergiorgio Da Rold