È successo davvero… Non possibile, ma vero!
Buongiorno a tutti e a tutte, amici di “Insieme si può…”, ospiti vicini e lontani.
Eccoci nuovamente insieme, eccoci ancora una volta a sottolineare un altro anno di solidarietà: e sono quaranta questa volta. Quarant’anni fa coloro che hanno iniziato questo percorso, che hanno dato vita a ISP, penso non avessero in mente cosa sarebbe diventata la nostra Associazione, ma credo sinceramente che nel loro cuore era chiara una cosa: il cambiamento per rendere il mondo migliore inizia quando noi cambiamo, quando noi lo vogliamo.
Guardatevi intorno: il mondo cambia, il mondo è cambiato, noi siamo cambiati, gli altri stanno cambiando, il mondo sta cambiando. Qualcuno, guardando i media, potrebbe dire in peggio: certo, le premesse per essere pessimisti ci sono tutte… Sono convinto però che il mondo stia diventando un posto migliore anche grazie a voi, grazie a noi. Non solo abbiamo seminato, abbiamo cambiato il mondo. Il mondo che cambiamo però non dà spettacolo, non lo si vede nei media, è lontano da ogni clamore. Il mondo che abbiamo reso migliore sono le vite di coloro che abbiamo aiutato in questi anni e continuiamo ad aiutare.
Noi siamo il cambiamento per molte persone, noi siamo il mondo migliore per migliaia di persone e per ciascuna di esse. Il Sostegno a Distanza quante vite ha cambiato? I bambini, grazie a quell’euro odierno giornaliero (quaranta anni fa erano 1.000 lire), non solo hanno potuto andare a scuola e mangiare, ma hanno salvato le loro famiglie, e grazie a quell’euro ora anche in Paesi poveri ci sono ragazzi che arrivano a laurearsi e cambiare la vita ad altre persone. I pozzi che abbiamo realizzato nel mondo quante vite hanno cambiato? Non solo perché l’acqua che ne scaturisce è potabile, ma perché posti al centro dei villaggi o nei pressi delle scuole, hanno risparmiato fatiche indicibili ai bambini e alle bambine. E gli ospedali che abbiamo realizzato o aiutato? È il loro scopo quello di salvare vite, ma quante vite sarebbero andate perse senza i presidi che abbiamo costruito dove nessuno ci aveva pensato. E le scuole segrete che sosteniamo in Afghanistan? Quante donne e bambine possono migliorare la loro formazione (e speriamo la loro vita) grazie al nostro sostegno? Persino la vita in carcere può migliorare e dare nuove prospettive per il futuro.
Queste cose le facciamo tutti gli anni, ogni anno… Ora fate presto a fare i conti, moltiplicate per 40 e vedrete quante volte abbiamo cambiato il mondo: perché non è solo il globo che ci ospita a dover essere preservato, ma ogni persona è un mondo da sostenere. Per chiudere, cito una frase che Cervantes fa dire a Don Chisciotte: “Cambiare il mondo, amico Sancho, non è follia né utopia, ma solo giustizia”.
Daniele De Dea – intervento di apertura alla festa per i 40 anni di “Insieme si può…”, 1° ottobre 2023