
Guai ai vinti!?
C’è qualcosa di peggio che arrivare ultimo in una gara sportiva? O figurare all’ultimo posto nella graduatoria di un esame? O essere l’ultimo della fila nella somministrazione di un vaccino salvavita? Guardando alle dichiarazioni degli attuali “grandi della Terra” e alle loro decisioni, mi sono fatto l’idea che sì, c’è qualcosa di peggio che essere ultimo ed è non esistere o diventare invisibile. Il presidente Trump, con l’azzeramento degli aiuti umanitari – destinati a combattere fame, sete, malattie, analfabetismo, discriminazione femminile – erogati tramite l’agenzia USAID, ha cancellato tutti questi ultimi della Terra rendendoli invisibili: in fondo sono solo dei parassiti che vivono alle spalle di chi li aiuta. Che si arrangino. L’ospitalità e la cittadinanza sono riservate solo a chi può pagare 5 milioni di euro. Tutti gli altri vanno rispediti a casa loro.
Non molto diversa è la politica italiana, che ha riportato in Libia con tutti gli onori un criminale torturatore, violentatore di bambine, perché continui a fare lo stesso sui disgraziati rinchiusi nei campi di concentramento libici finanziati dal nostro governo. L’importante è che lui non li lasci partire sui barconi, perché se non li vediamo allora possiamo anche illuderci che non esistano.
Nelle ultime settimane l’Est del Congo è stato investito da una vera e propria guerra che ha causato la morte di decine di migliaia di donne e bambini, lo stupro di migliaia di donne, la fuga disperata di un milione di persone dalle città di Goma, Uvira, Bukavu. Quasi nessuno ne ha parlato. Nessuno ha anche solo proposto di intervenire per mettere fine al massacro.
Anche qui alla base di tutto ci sono le immense ricchezze rappresentate dalle terre rare, sempre più strategiche per il nostro futuro tecnologico. Ai “grandi della Terra”, in competizione tra loro per accaparrarsele, del presente e del futuro di milioni di persone in carne ed ossa sembra proprio non fregare nulla. Basta non parlarne, basta ignorare la cosa, basta che domani ci siano un nuovo cellulare e un’auto elettrica – perché noi siamo molto attenti all’ambiente – per tutti.
Il delirante filmato che mostra la striscia di Gaza, oggi completamente distrutta, trasformata dai soldi di Trump in una terra da sogno per super ricchi, non fa altro che rafforzare la convinzione che valori quali il rispetto dei diritti umani, la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la democrazia, siano sacrificabili all’unico valore che oggi tutti inseguono, costi quel che costi. Un valore che si chiama profitto, soldi, ricchezza, potere. Sembra proprio che il “guai ai vinti!” pronunciato da Brenno, capo dei Galli che avevano sconfitto i Romani nel IV sec. a. C., sia diventato il motto di troppi “grandi e ricchi della Terra”.
Preso atto di questa triste realtà non ci resta che trarne le conseguenze. Possiamo far finta di non sapere che gli ultimi stanno aumentando, che i poveri diventano sempre più poveri, che parte del nostro benessere deriva proprio dal loro disumano sfruttamento. Possiamo non fare nulla con la scusa che “siamo in crisi anche noi”. Oppure possiamo farci carico del peggioramento della situazione di tante persone. Di fronte a Trump che si tiene i soldi (non suoi) destinati ai più poveri, alla Meloni che spreca milioni (nostri) per incarcerare pochi profughi in Albania, agli evasori fiscali che in Italia non pagano 83 miliardi di tasse (pari ai costi della scuola e di due terzi della spesa sanitaria), il nostro sia pur piccolo aiuto, volto a impedire che una persona diventi invisibile perché troppo povera, è un importante contributo per rimettere al loro posto i valori veri. Almeno ai nostri occhi e nel nostro cuore.
Piergiorgio Da Rold