Obiettivo 13: agire per il clima

Il cambiamento climatico rappresenta una sfida centrale per lo sviluppo sostenibile. I mutamenti del sistema climatico globale dovuti al riscaldamento dell’atmosfera terrestre compromettono le basi esistenziali di ampie parti della popolazione nelle regioni meno sviluppate, mentre nelle zone sviluppate sono soprattutto l’infrastruttura e singoli rami dell’economia a essere esposti a tali rischi. Il cambiamento dei cicli delle precipitazioni e delle temperature interessano inoltre ecosistemi, come ad esempio i boschi, le superfici agricole, le regioni montane e gli oceani nonché le piante, gli animali e le persone che vi vivono. A livello mondiale le emissioni di anidride carbonica sono aumentate di oltre il 50% tra il 1990 e il 2012.

L’Obiettivo 13 invita gli Stati a integrare misure di protezione dell’ambiente nelle proprie politiche nazionali e di sostenersi reciprocamente di fronte alle sfide. Riconosce la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici come principale forum intergovernativo per le negoziazioni volte a individuare una risposta globale ai cambiamenti climatici. A integrazione di tali negoziati, l’obiettivo prevede un rafforzamento della resilienza alle catastrofi naturali provocate dai mutamenti climatici e ribadisce la promessa dei Paesi più sviluppati di raccogliere congiuntamente, entro il 2020, 100 miliardi di dollari all’anno provenienti da varie fonti per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adattarsi ai mutamenti climatici.

Obiettivo 13: Adottare  misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze

13.1: Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

13.2: Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

13.3: Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva

13.a: Rendere effettivo l’impegno assunto dai partiti dei Paesi sviluppati verso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che prevede la mobilizzazione – entro il 2020 – di 100 miliardi di dollari all’anno, provenienti da tutti i Paesi aderenti all’impegno preso, da indirizzare ai bisogni dei Paesi in via di sviluppo, in un contesto di azioni di mitigazione significative e di trasparenza nell’implementazione, e rendere pienamente operativo il prima possibile il Fondo Verde per il Clima attraverso la sua capitalizzazione

13.b: Promuovere meccanismi per aumentare la capacità effettiva di pianificazione e gestione di interventi inerenti al cambiamento climatico nei Paesi meno sviluppati, nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, con particolare attenzione a donne e giovani e alle comunità locali e marginali.

(tratto da www.eda.admin.ch/agenda2030/it)