L’aereo sulla pista è pronto per accogliere i suoi passeggeri. È grande l’aereo, importante, di quelli che fanno voli intercontinentali. Piano piano, in fila ordinata, ognuno dei viaggiatori si approssima ad entrare e prendere posto nel sedile assegnato. Una tacita curiosità ci spinge a scrutare chi sarà il nostro vicino e quale il motivo del suo viaggio. Forse il rientro da una vacanza o la partenza verso questa, un viaggio di lavoro, la visita a dei parenti…

Subito covo quella sensazione adrenalinica che la mia è un’altra storia, diversa, entusiasmante, unica. Mentre l’aereo decolla con tutte le storie silenziose al suo interno, sento che non cambierei la mia storia con un’altra, che si sta realizzando un sogno coltivato per mesi, che non desidero niente altro. Fatico a contenere la gioia, che prontamente condivido con i miei compagni di viaggio che, seppur diversi nelle varie occasioni, sono uguali nella condivisione degli ideali. Un’esperienza in terra di missione non si fa con tutti!

In poco tempo l’aereo è alto nel cielo, proiettato verso una direzione lontana, verso una terra dal colore rosso con le sue culture affascinanti. Molte le ore di volo che mi attendono e, con queste, tanto tempo per pensare, per prepararsi, anche se non sarà mai abbastanza.

Un’idea di che cosa e chi incontrerò me la sono fatta da tempo, ma già so che qualsiasi idea è sempre insufficiente.

Chiudo gli occhi nel tentativo di dormire, o quantomeno di riposare, e cerco di svuotare la mente da tutte le certezze, da tutto quello che sembra scontato, da tutte le attese in genere.  Svuoto la mente perché voglio che sia libera all’arrivo. Voglio una mente pronta a lasciarsi riempire di conoscenza, di emozione, di storie, di vissuto, di altri.

Non c’è nulla che mi piaccia di più!

Mi sento una privilegiata!

L’aereo mi culla, sono in viaggio, un viaggio vero, quello che non finisce mai, quello che ti fa star bene fino… Al prossimo volo!

Edy Battiston