La scuola, luogo di uguaglianza, di crescita, di riscatto, dovrebbe essere accessibile a tutti nello stesso modo, ma ancora troppo spesso purtroppo non lo è, per vari motivi… Nessuno di questi, però, dipende dai bambini. Da sempre l’impegno di “Insieme si può…” è quello di lottare per eliminare questi motivi, questi ostacoli che impediscono ai più piccoli di accedere a quei percorsi che gli permetteranno di acquisire gli strumenti necessari per la costruzione del proprio futuro. Anche quest’anno, quindi, con il progetto “Tutti a scuola?!” vogliamo sostenere gli studenti bellunesi in difficoltà socio-economica nell’accesso ad un’istruzione equa e dignitosa e promuoverne il diritto per tutti, nessuno escluso.

L’impegno concreto è per circa 80 alunni e alunne della Provincia di Belluno che frequentano le scuole elementari, medie e superiori e per le loro famiglie, individuate in collaborazione con i servizi sociali del territorio o seguite già da ISP nell’ambito del progetto “La povertà a casa nostra”, per il supporto nelle spese scolastiche, che – più che “spese” – siamo in realtà convinti essere “investimenti” per il futuro.

Il progetto si articola in due attività principali:

• la raccolta di materiale scolastico, che viene consegnato direttamente alle famiglie destinatarie su presentazione della lista fornita dalla scuola (pennarelli a punta fine e grossa; quadernoni a righe e a quadretti 0,5 cm; colle stick; penne nere, blu, rosse e verdi; gomme bianche; forbici con punta arrotondata; temperini con serbatoio; risme di carta da fotocopie; copertine trasparenti per quadernoni; righelli da 15, 20 e 30 cm; compassi). Il materiale può essere portato direttamente nella sede di ISP a Ponte nelle Alpi;
• la raccolta di donazioni, per il sostegno alle spese scolastiche che le famiglie devono affrontare all’inizio o durante l’anno, come l’abbonamento al trasporto scolastico, le tasse di iscrizione, le rette mensili, la mensa o l’acquisto di materiale specifico.

Francesca Gaio – Responsabile progetti locali di “Insieme si può…”