Viaggio alla ricerca di Simurg

C’era una volta Simurg. Che era un Dio, capace di placare la confusione che è nel mondo, o almeno così credevano gli uccelli. Così si alzarono in volo, si misero in viaggio: per cercarlo e salvarsi con lui dalle fatiche di questa vita. Il viaggio fu lungo e pieno di prove, ma alla fine arrivarono al luogo in cui viveva Simurg. E tutto ciò che videro fu uno specchio d’acqua che rifletteva la loro stessa immagine”.

Ispirato al poema persiano del XII secolo “La conferenza degli uccelli” di Farid Al-Din ‘Attar, “Alla ricerca di Simurg” racconta uno dei percorsi migratori ancora troppo poco conosciuti nella loro drammaticità, quello della cosiddetta “rotta balcanica”; percorsi fatti – appunto – di limiti, confini, respingimenti, violenze, nei confronti di molti uomini, donne e bambini in cerca di una vita dignitosa. Si tratta di una carovana della musica che traccia essa stessa una rotta verso “l’incontro”, un progetto del quale è protagonista il Coro Voci dal Mondo, un coro multietnico di Mestre diretto da Giuseppina Casarin, composto da migranti, italiani e stranieri residenti.

Anche “Insieme si può…” si unisce alla Carovana della musica per un viaggio, partito nello scorso mese di luglio, di conoscenza, solidarietà e incontro con culture e umanità in movimento, e sostiene la tappa bellunese che avrà luogo a Longarone domenica 17 ottobre alle ore 17 nella Chiesa Monumentale.

Il passaggio si configura in forma di concerto e, in piena condivisione e adesione allo spirito del progetto, canteranno insieme al Coro Voci dal Mondo anche Le Cicale e il Coro di Canto Spontaneo di Spilimbergo, per una compagine musicale che riunirà sul palco circa 60 persone. Una vera e propria carovana della musica, con cantori provenienti da Veneto e Friuli Venezia Giulia – Belluno, Vittorio Veneto, Conegliano, Venezia, Padova, Verona, Udine, Spilimbergo, Pordenone, Polcenigo – e da Nigeria, Costa d’Avorio, Sri Lanka, Moldavia, Ungheria,
Etiopia, Messico. Ospiti speciali saliranno a bordo per moltiplicare l’eco di questo straordinario e potente mezzo solidale di incontro e di attivismo che è la musica.

“Una coperta e il pane per la sopravvivenza, la musica e il canto per sentirsi persone”: legata a quest’iniziativa è stata attivata anche una raccolta di strumenti musicali che, nella primavera 2022, una delegazione del Coro e di artisti, insieme a un videomaker, porterà in Bosnia ai migranti bloccati nei campi, grazie all’incontro con le comunità e le associazioni locali. Ogni strumento porterà un’etichetta con nome e recapito del donatore: chi lo riceverà potrà rispondere con un messaggio, e la musica si farà messaggera di nuove relazioni. Infine, l’esperienza
vissuta sarà restituita in Italia con video, lettere, incontri e musica.

“Ne rimase un piccolo stormo e questi decisero di andare alla ricerca del re Simurg, volando ora in testa ora in coda, come una cosa sola”

Federica De Carli

 

Alla ricerca di Simurg 17-10