India, una casa per un nuovo inizio
L’India… Un paese immenso, il secondo più popoloso della Terra con 1.380.004.385 abitanti, carico di cultura, con una delle civiltà più antiche del pianeta ma anche e purtroppo ricco di grandi contraddizioni. La divisione in caste, ad esempio: se sei uno degli ultimi, ci resti per tutta la vita. La società indiana è ancora basata su classi sociali chiuse e quella dei Dalit è la casta più infima, quella degli intoccabili o oppressi, gli ultimi nel sistema sociale e religioso induista.
Nel distretto di Ariyalur, regione del Tamil Nadu, a sud del Paese, la principale risorsa economica è l’agricoltura e quasi tutti gli abitanti dei villaggi della zona lavorano al servizio delle caste più elevate, in condizioni precarie e a volte pericolose. Il salario minimo che percepiscono non è sufficiente per sfamare le loro famiglie, sono continuamente esposti al sole e alla pioggia e la mancanza di una dieta sana e completa aumenta il rischio di malattie e morte prematura. La maggior parte delle famiglie in questi villaggi vive in case pericolose fatte di paglia o foglie di palma, coperte con teli di plastica (inevitabili le infiltrazioni d’acqua durante la stagione delle piogge) e non isolate dal suolo. L’ambiente di vita e lavoro è malsano e i bambini ne subiscono le conseguenze ammalandosi continuamente.
Don Adaikalasamy Erudayam, meglio conosciuto come don Samy, è un prete che vive a stretto contatto con i Dalit e conosce molto bene le condizioni di vita in cui vivono. La collaborazione con l’associazione locale Alpha Educational And Charitable Trust ci ha portato a conoscenza della situazione, spesso al limite della sopravvivenza, in cui versano molte famiglie della regione.
Da questo incontro è nato il progetto “Una casa per un nuovo inizio”, che ha come obiettivi principali:
• migliorare le condizioni igienico-abitative dei gruppi Dalit attraverso la costruzione di casette in muratura in alcuni villaggi del distretto di Ariyalur;
• generare opportunità occupazionali per i lavoratori locali, che a causa del Covid-19 hanno visto ridotte le possibilità lavorative;
• emancipare le donne nelle scelte decisionali. Le responsabili locali del progetto di microcredito solidale, altra iniziativa in condivisione con ISP, si occuperanno in piena autonomia di verificare l’idoneità delle famiglie a partecipare al progetto e saranno le responsabili locali anche per quest’iniziativa.
Ci siamo impeganti per la realizzazione di due robuste casette, in cemento e pietra, con bagni esterni, dotate di serramenti, impianti elettrici e pavimenti con piastrelle, per due famiglie Dalit nel villaggio di Poovanipattu. L’importo complessivo del progetto è di 6.100 euro.