C’è una scuola verde a Namakwa
La scuola e l’educazione sono la chiave per un futuro di sviluppo. In Uganda, 8 bambini su 10 vanno a scuola, ma con forti disparità a seconda della classe sociale. Basti pensare che il 20% più ricco della popolazione accede agli studi secondari oltre 5 volte più del 20% più povero. L’abbandono scolastico prematuro è un problema diffuso tra le comunità più povere ed emarginate: 6 bambini su 10 abbandonano la scuola per motivi economici. Per la strettissima correlazione tra povertà, frequenza/abbandono scolastico e presenza di cibo a scuola, diventa un fattore chiave garantire il pasto giornaliero scolastico.
Nella periferia di Kampala, capitale dell’Uganda, sorge la scuola primaria di Namakwa: una di quelle scuole svantaggiate e remote dell’Uganda, che con bassissime rette scolastiche permettono l’istruzione a quasi 500 di quei bambini che altrimenti sarebbero esclusi da qualsiasi percorso di alfabetizzazione e scolarizzazione.
Per combattere la fame e garantire la frequenza scolastica, “Insieme si può…” si impegna nel 2024 con un progetto sostenibile, che permetta la futura autonomia della scuola nel provvedere alla refezione scolastica. Infatti, l’intervento non solo prevede la consegna di farina e zucchero per garantire porridge per un anno, ma anche l’avviamento di un orto scolastico a cura di genitori, studenti ed insegnanti. Per realizzarlo, ISP consegnerà piantine di alberi da frutto, sementi per 6 varietà di ortaggi, e diversi strumenti e attrezzi agricoli. Le attività agricole verranno facilitate dalla presenza del pozzo perforato nel 2022 presso la scuola grazie al progetto di ISP “Ambasciatori dell’acqua”.
Trasformandosi in una forma originale di microcredito, l’orto scolastico verrà in parte destinato alla creazione di piantine e sementi perché le coltivazioni possano essere replicate presso le comunità di genitori e studenti e in altre scuole. Infine, a un figlio per ciascuno dei quattro genitori coinvolti nella lavorazione dell’orto scolastico verrà garantita dal progetto la copertura delle rette scolastiche per un anno.
Francesca Costantini – Responsabile progetti internazionali di ISP