I primi tempi si ripetono

Negli ultimi giorni trascorsi in Perù abbiamo vissuto esperienze che ci hanno ricordato i primi tempi della storia dei Focolari, di cui ci raccontavano Chiara Lubich e i suoi compagni, sulla Provvidenza che mai mancava! Abbiamo voluto metterle in comune, per ringraziare insieme.

Quelle scarpe n. 43… E non solo

Il giorno in cui una persona del condominio di cui è vigilante aveva regalato ad Armando un paio di scarpe sportive nuove n. 43 non sapevamo per chi potessero essere. Ma quello stesso giorno veniamo a sapere che il figlio di Nidia, un ragazzotto di 14 anni, ha proprio bisogno di quelle scarpe e di quel numero! Per di più proprio la sorella del ragazzo, Angely, stava venendo al Centro JCD perché avevamo saputo che necessitavano di vestiti, medicine e soprattutto di un telefonino che avevamo giusto ricevuto giorni prima e che serviva ad Angely per stare in contatto con la mamma che era grave all’ospedale! Fa impressione vedere come ci sia sempre “qualcuno” che ci fornisce giusto quelle cose “ad hoc” che poi possiamo donare!

Un letto in due minuti!

Eravamo ai saluti finali di una domenica trascorsa “in famiglia” (si fa per dire, perché attorniati da centinaia di persone). Siamo ad Arequipa. Chanky, un amico venezuelano tra i primi conosciuti anni fa, mi aveva presentato un giovane di 18 anni: Jesùs. Mi aveva già raccontato qualcosa di quanto vissuto da quando aveva lasciato il Venezuela a 16 anni, da solo! Due anni di avventure sufficienti per fare un film d’azione, con tanti momenti di sospensione. Da quindici giorni è in Perù e già lasciandoci scopro che dorme su un materassino, ma per terra!  Diligentemente aveva programmato col primo stipendio (per fortuna ha trovato subito lavoro) di risolvere il problema documenti e poi pensare al letto. In quel momento non avevo soluzioni, ma ci siamo ripromessi di stare in contatto attraverso Chanky perché a Jesùs, tanto per cambiare, avevano rubato il telefonino alla frontiera con l’Ecuador! Mi congedo da Jesùs e trovo Norma che mi ferma e mi dice: “Allora Silvano, con quel letto cosa facciamo?”. “Ma come lo hai ancora?”, rispondo io. Richiamo subito Jesùs che stava lasciando il centro che ci accoglieva. Ci raggiunge e, al comunicargli la notizia che già c’era il letto, bisogna vedere l’improvvisa illuminazione di quegli occhi: non erano passati due minuti che ne avevamo parlato!

Ecografie gratis

Negli stessi giorni abbiamo avuto ancora un’altra benedizione dal Cielo: un centro medico ci ha offerto la possibilità di realizzare ecografie gratis! Hanno contattato prima la dottoressa Coromoto e ora, in questo modo, c’è questa possibilità per coloro che non hanno come pagare questi esami. Con le necessità che abbiamo tra i nostri venezuelani è davvero un regalo. Ora già sappiamo dove mandare diversi pazienti, per di più non lontano da dove operiamo, anche perché stiamo parlando di ecografie di diversi tipi…. Nei primi giorni abbiamo già “approfittato” per fare ben 5 ecografie e l’incaricata, la signora Ana, ci ha già comunicato che ci avviserà circa i prossimi appuntamenti di cui potremo usufruire per le persone che più ne hanno bisogno.

Silvano Roggero – Referente per i progetti ISP in Perù