La (nuova) vita di Evelina

Evelina è venuta al mondo con due grossi handicap: uno fisico, la schiena bifida, e l’altro sociale, l’estrema povertà della sua famiglia.

A causa della malattia e nonostante un primo intervento chirurgico effettuato nell’ospedale di Mbale (est dell’Uganda), Evelina purtroppo ha perso il controllo degli sfinteri anali e vescicali e questo ha contribuito in modo determinante a far sì che, nonostante i suoi 10 anni, non abbia mai potuto frequentare la scuola. I suoi genitori, non sapendo come agire, hanno sempre preferito tenerla a casa.

Recentemente la famiglia si è trasferita da Soroti (Nord Est del Paese) alla capitale Kampala, dove è entrata in contatto con gli operatori di “Insieme si può…”, che subito hanno preso a cuore la sorte della bambina.

Il primo passo è stato il dono di una carrozzina, che ha permesso a Evelina di muoversi con facilità evitando di strisciare per terra come aveva fatto fino a quel momento.

Il secondo intervento ha comportato il ricovero in un ospedale specializzato, dove la mamma ha imparato la tecnica per svuotare intestino e vescica della figlia, cosa che ha permesso di mandarla a scuola senza imbarazzo.

Il terzo intervento è stato appunto iscrivere Evelina alla prima elementare. La bambina è stata subito accolta bene dai compagni di classe e per lei è iniziata una trasformazione che oggi è davanti agli occhi di tutti.

Ora stiamo cercando un “angelo custode” che le assicuri la possibilità di frequentare la scuola anche il prossimo anno e che la segua in futuro nel suo percorso di vita.

 

Il nostro impegno per le persone con disabilità

In Uganda, “Insieme si può…” collabora con enti ospedalieri specializzati (e sensibili alla tematica) e con diverse organizzazioni non-profit locali per aiutare le persone con disabilità delle famiglie più povere tra i poveri. Molte volte mamme, papà, fratelli o sorelle farebbero di tutto per aiutare il proprio familiare disabile, ma anche un minimo intervento è oltre le loro possibilità.

Di solito ISP si impegna direttamente con la consegna di dispositivi, medicine, interventi chirurgici, fisioterapia dove richiesto, o con corsi di formazione per incentivare l’autonomia (fisica ma anche economica, attraverso il sostegno ad attività generatrici di reddito), rivolti alle persone con disabilità e ai loro familiari.

Nei primi 6 mesi del 2019 desideriamo impegnarci a sostenere circa 160 bambini, ragazzi, adulti con disabilità, con interventi
calibrati a seconda delle necessità di ciascun individuo.

  • Un intervento chirurgico che migliora per sempre la vita: 750 euro
  • Cibo a bambini malnutriti in preparazione all’intervento chirurgico: 65 euro
  • 6 mesi di terapia di riabilitazione per una persona: 110 euro
  • Dispositivi (carrozzine, stampelle, girelli) acquistati nuovi o rigenerati: da 70 a 200 euro
  • Corso di formazione professionale per un ragazzo disabile: 150 euro

 

DONA ORA PER LE PERSONE CON DISABILITÀ IN UGANDA