Un aiuto per l’Ucraina

Quarto viaggio umanitario di “Insieme si può…” a Kiev

Un soldato di 23 anni ha una gamba ingabbiata da ferri, chiodi, viti che dovrebbero rimettergli in sesto tibia e perone demolite da un proiettile. Il suo compagno di stanza ha la schiena devastata dallo scoppio di una bomba. Sua madre che lo assiste ci dice che è vivo per un miracolo. Sicuramente la visita all’ospedale militare ortopedico di Kiev, dove sono ricoverati 600 feriti, è stato il momento più intenso del viaggio in Ucraina compiuto con l’amico Giovanni Abriola. Per il resto la nostra quarta missione umanitaria si è svolta senza particolari problemi. Anzi, per la prima volta abbiamo impiegato solo un’ora per superare la dogana; niente in confronto alle 8 ore del primo viaggio o le 4 del terzo. Bene anche il sia pur lunghissimo viaggio di 2.000 chilometri attraverso Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Ucraina. A Kiev, come sempre, la nostra destinazione era la parrocchia di San Nicola dove è parroco Padre Pavlo Vyshkoyskyi, da molti anni conosciuto e sostenuto soprattutto dai gruppi “Insieme si può…” di Sappada e Cortina. Senza problemi anche il tempo trascorso in Ucraina, cosa questa non scontata visto che la Russia scarica sul paese decine di missili e di droni ogni giorno e soprattutto ogni notte. La sirena di allarme è suonata una sola volta e Padre Pavlo era davvero esterrefatto dal momento che questo non succedeva da prima di Natale. Questa volta il nostro furgone era strapieno di 3 carrozzine elettriche e di 12 carrozzine normali, di ausili per disabili, di 5 generatori da 5 KW/H, di lampade ricaricabili, di 2 letti da ospedale, di vestiti e scarpe invernali. L’acquisto di parte di questo materiale ha comportato per “Insieme si può…” una spesa di circa 12.000 euro mentre la merce donata da singoli e dalla “Comunità Piergiorgio” di Udine è valutabile in altre 4.000 euro. Per sostenere le attività della parrocchia a favore dei poveri (pasti e assistenza sanitaria) abbiamo lasciato a Padre Pavlo anche 2.800 euro in contanti. Il noleggio del furgone e le spese di viaggio (gasolio, autostrada, pernottamenti…) assommano invece a circa 1.600 euro.
Durante la giornata trascorsa a Kiev abbiamo avuto modo di visitare anche i sotterranei della grande cattedrale di San Nicola che, grazie anche a “Insieme si può…”, sono stati completamente ristrutturati e adibiti a centro di riabilitazione per disabili, sale per incontri di bambini e adulti e come rifugio in caso di attacco missilistico. Cosa che si è verificata per esempio il 22 dicembre scorso quando un missile russo ha colpito il palazzo di fronte alla cattedrale. Le schegge e lo spostamento d’aria hanno sfondato tutte le vetrate della facciata e rovinato parte del tetto. Eppure Putin continua a dichiarare al mondo che la Russia colpisce solo obbiettivi militari.
Rientrati in Italia, Padre Pavlo ci ha informato che tutti i generatori e tutte le carrozzine avevano già trovato una destinazione, a dimostrazione del fatto che quella della disabilità causata dalla guerra è una vera e propria emergenza nell’emergenza.

Piergiorgio Da Rold – Fondatore di ISP