Un’energia speciale in Uganda
In Uganda, la maggior parte della popolazione continua a far uso di legna e carbone per la preparazione dei pasti, ricorrendo a metodi tradizionali con un altissimo costo e impatto ambientale. Per questo, ci impegniamo sia per il ricorso a fonti di energia ecologiche e sostenibili, sia per la formazione e sensibilizzazione della popolazione rispetto al loro utilizzo.
Numerosi centri medici, scuole e sistemi di irrigazione vengono per questo dotati di pannelli solari che permettano l’accesso ad energia pulita e rinnovabile. Inoltre, con i fondi devoluti dalla Maratona dles Dolomites, nei prossimi mesi due scuole verranno dotate di pannelli solari, che oltre al rifornimento di energia consentiranno la costruzione di sistemi idrici e di irrigazione che offriranno a studenti e insegnanti l’acqua necessaria per bere, cucinare e coltivare.
Nell’ottica di ridurre l’impatto causato dall’utilizzo di energia non rinnovabile, le molte scuole costruite da Insieme si può nella poverissima regione del Karamoja, così come nella periferia della capitale Kampala, vengono dotate di stufe ecologiche a basso consumo energetico che portano a un risparmio di circa il 60% della legna necessaria per la preparazione di un pasto. In questo modo, si riducono notevolmente l’impatto sull’ambiente circostante e sulla deforestazione. Inoltre, poiché ad essere incaricate della raccolta della legna da ardere sono i bambini (e in particolare, per retaggi culturali difficili da scardinare, le bambine), l’utilizzo di queste stufe permette di affrancarli almeno in parte da questo incarico, permettendo loro di avere a disposizione più energie e tempo da dedicare al gioco e alla scuola. Anche in questo caso, dunque, in un progetto all’apparenza semplice e lineare si viene a creare un circolo virtuoso in cui entrano in gioco non solo energia, risparmio energetico e cura dell’ambiente, ma anche parità di genere e i diritti fondamentali dell’infanzia come il gioco e l’istruzione.